Casa

Abitare consapevole

Le azioni messe in campo nell’ambito CASA intendono offrire risorse per l’accoglienza abitativa e spazi nei quali i cittadini possano vivere relazioni interpersonali e sperimentare un sostegno concreto, grazie a reti di volontariato e altre forme di solidarietà.

Si sta attuando una mappatura degli alloggi vuoti del territorio, anche in collaborazione con agenzie immobiliari locali, per poter dare il via ad affitti con formule di garanzia.

È, inoltre, attivo un modello di intervento di rete sulle emergenze, che consenta di reperire una collocazione abitativa a soggetti in situazione di fragilità. Per tale azione, sono a disposizione due appartamenti sul territorio comunale e un servizio di accompagnamento sociale ed educativo.

Tanto ambiziosa quanto innovativa è l’esperienza del custode sociale: nella palazzina ad edilizia popolare di via Gosa ha fatto il suo ingresso questa nuova figura, con lo scopo di favorire un nuovo modo di abitare. Il custode sociale interpreta le esigenze degli abitanti e stimola buone relazioni di vicinato, affinché la qualità dell’abitare, spesso bassa in situazioni eterogenee come questa, possa migliorare. Il custode è un operatore professionale, presenza educativa che opera su tre livelli distinti: favorire la convivenza, stimolare la progettualità e la condivisione e supportare la crescita personale e professionale dei soggetti coinvolti. Accoglie le istanze e ricerca le risposte adatte attraverso la collaborazione con le risorse attive sul territorio.

Si sono, infine, avviate modalità di accompagnamento verso un percorso di vita autonomo per soggetti con disabilità o fragilità, che consentano, all’interno di un vero e proprio “progetto di vita”, di trovare nell’abitare uno step fondamentale verso l’indipendenza.